Cattignano
La chiesa dedicata al fondatore dell’Ordine Benedettino è citata per la prima volta nella visita pastorale del 1582 compiuta dal Vescovo di Vicenza Michele Priuli. All’epoca era soggetta alla chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista in Castello, con cappellano mantenuto dagli abitanti e in parte dal Comune.
Nel XVI secolo la chiesa aveva tre altari: quello maggiore, dedicato al Santo patrono, a destra quello di San Valentino e alla sinistra quello del Santissimo Crocifisso. Non vi erano sacrestia, né cimitero, ma solo una piccola abitazione per il cappellano. Già nella visita pastorale del 1666 compiuta dal Vicario del Vescovo Giuseppe Civran le cose risultano cambiate: esiste una sacrestia dietro l’altare maggiore e la dedicazione dell’altare del Santissimo Crocifisso risulta cambiata, venendo nominato San Francesco d’Assisi.
Altre informazioni si attingono dalla visita pastorale del 1745 compiuta da Antonio Maria Priuli, tra cui l’indulgenza plenaria nel giorno di San Valentino, stabilita nel Breve Apostolico del 31 agosto 1740 e valido per sette anni.
Verso l’Ottocento gli abitanti edificarono una chiesa più ampia e, grazie alla relazione del parroco di Castello del 1913, sappiamo che fu aperta ai fedeli per decreto del Vescovo Giuseppe Maria Peruzzi il 17 settembre 1829.
Nel 1939, per iniziativa popolare, fu costruito il cimitero, mentre il 14 giugno 1947, con decreto del Vescovo Carlo Zinato, Cattignano diventa parrocchia autonoma, scelte entrambe dovute all’eccessiva distanza con la chiesa di Castello.
Dal 1952 la processione votiva che si svolgeva la prima domenica di maggio in devozione alla Madonna delle Grazie alla chiesa di San Giovanni Battista in Castello cambiò meta, dirigendosi verso l’Oratorio di Santa Maria Ausiliatrice in contrada Belloca[2].
